Nasce a Genova nel 1963. Oggi vive e lavora a Roma.
Le sue recenti opere sono intersezioni tra pittura e fotografia dove blocca lo scorrere del tempo e la complessità dello spazio.
Il valore dello sdoppiamento e della separazione sono presenti nei vuoti, nelle cesure, nelle parti mute dei suoi lavori afferenti alla necessità di comunicazione rotatoria tra artista, opera e spettatore.
Claudia Peill nasce a Genova nel 1963.
Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1986. Tra il 1999 e il 2000 consegue una borsa di studio in Germania presso l’Höherweg Studio di Düsseldorf.
Nella sua ricerca nonostante l'uso, quasi esclusivo, di materiali sintetici, resine e fotografia, non dimentica l'idea della pittura, procedendo per stratificazioni.
Nelle sue opere il valore dello sdoppiamento e della separazione sono presenti nei vuoti, nelle cesure, nelle parti mute, che si riferiscono alla necessità di comunicazione rotatoria tra artista, opera e spettatore.
In seguito, l’artista abbandona l’uso di resine, continuando ad utilizzare la combinazione di pittura e fotografia.
La tecnica di base è immutata: la fotografia è ancora una volta il punto da cui parte per una successiva trasposizione su tela.
I soggetti prelevati dalla città non sono più auliche statue e frammenti della classicità, ma ingrandimenti di bulloni, finestre, ingranaggi, mentre il focus è sull’occhio dell’osservatore.
Nelle opere più recenti è evidente il rapporto con l’asciuttezza, il rigore e la forza di Blinky Palermo, artista che costituisce un riferimento per la Peill assieme ad altri grandi come Bill Viola e Giulio Paolini.
Oltre alle numerose mostre l’artista ha realizzato anche diverse opere pubbliche permanenti.
Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche, come quelle del Museo Pecci a Prato, dell’Università Tor Vergata di Roma, del Kunststiftung NRW di Düsseldorf e della Galleria Nazionale di Roma.